I medici in Italia: motivazioni, autonomia, appartenenza

Il Mulino
Lorenzo Speranza, Willem Tousijn, Giovanna Vicarelli
Copertina del Volume

Qual è oggi il ruolo del medico? Quali motivazioni lo spingono a scegliere la professione? Che stile di vita conduce? Come percepisce le sfide poste dai diversi attori del sistema sanitario (pazienti, manager, politici)? Come sono cambiati i rapporti con i pazienti? E quelli con le altre professioni sanitarie e con le medicine non convenzionali? Esiste ancora un’identità professionale unitaria, un senso di appartenenza condiviso, oppure la professione medica è frantumata in segmenti fra loro separati? Basato su un’inchiesta che ha coinvolto circa 900 medici iscritti agli Ordini professionali di tre province italiane (Ancona, Cosenza e Torino), il volume indaga su tutti questi interrogativi. Dalle risposte fornite emerge un quadro completo dei diversi modi di essere e sentirsi medico oggi in Italia. L’analisi delle motivazioni nella scelta della professione ha aiutato a costruire una rassegna di tali modi, mentre la riflessione sull’autonomia professionale ha consentito di definire meglio la portata delle sfide esterne e, soprattutto, di capire perché i manager siano percepiti come gli «avversari» più pericolosi. Il volume si conclude con una scommessa sul futuro e prova ad immaginare le chances di successo di un nuovo professionalismo che sia in grado di esercitare un ruolo di «leadership morale», ossia di farsi carico dei fini generali della sanità e degli interessi della collettività. Tale possibilità si gioca fra i condizionamenti che i medici subiscono a livello individuale e la capacità di determinazione del proprio destino che la professione possiede come attore collettivo. Per questo, come direbbe il dottor Manson della «Cittadella» di Cronin, sarebbe decisivo un gruppo di professionisti «concordi, non concorrenti».

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Evento di presentazione del volume